Logo progetto PON

Logo progetto PON
Progetto PON "Crescita consapevole"

giovedì 30 gennaio 2014

Un progetto contro il degrado ambientale in provincia di Caltanissetta





Definizione di degrado ambientale
Con degrado ambientale si intende il deterioramento dell’ambiente causato dall’impoverimento delle risorse naturali come l’acqua, l’aria ed il suolo, la distruzione di ecosistemi e l’estinzione di flora e fauna selvatica. Come possono o possiamo affrontare e tentare di risolvere questo problema nella nostra provincia?

Analisi del contesto

La provincia di Caltanissetta presenta diversi fenomeni di degrado ambientale.
Oltre alle ripetute violazioni nelle discariche, all'impatto della criminalità organizzata che gestisce discariche illegali e ai problemi di gestione sorti con la deresponsabilizzazione dei comuni, a Caltanissetta incontriamo una ulteriore difficoltà: le carenze di personale fra la magistratura e la polizia.

Tra i problemi principali si segnalano

* il gravissimo deficit finanziario delle società d'ambito territoriale;

* l’assoluta inadeguatezza degli impianti di smaltimento dei rifiuti;

* eccessivo costo per il conferimento dei rifiuti nelle discariche […];

* mancanza di adeguati e capillari controlli sul territorio da parte degli organi amministrativi determinati anche da gravi carenze di organico.

La gestione del ciclo dei rifiuti in provincia di Caltanissetta è divisa fra due società (del tipo ATO, vedi articoli precedenti), chiamate CL1 e CL2.

Come ha denunciato il Procuratore della Repubblica di Caltanissetta negli ultimi anni si è registrato “un incremento dei reati connessi al ciclo dei rifiuti”. Ancora una volta la stragrande maggioranza delle violazioni riguarda la “realizzazione o gestione di discariche non autorizzate”.
 Qualche tempo fa il procuratore di Gela, Lucia Lotti, ha fatto presente che “il territorio è fortemente compromesso […], essendo praticamente disseminato di discariche a cielo aperto, in cui vengono scaricati gli inerti derivanti dai lavori di ristrutturazione e demolizione di appartamenti, e addirittura anche amianto. Il fenomeno riguarda inoltre le cave della zona, in cui vengono occultati rifiuti”.

A volte, imprese che si aggiudicavano appalti per il trattamento dei rifiuti li smaltivano “abbandonandoli in discariche abusive o in cave abbandonate, utilizzando a tal fine false fatturazioni o falsi documenti”.

“Altra situazione gravissima” riguarda “l'area agricola del circondario di Gela” ed è responsabilità delle attività delle serre: “sistematicamente tutti i teloni per coprire le coltivazioni, i fitofarmici, i contenitori, vengono abbandonati e finiscono in mare”. A causa della carenza di personale diventa ”molto difficile se non impossibile individuare le responsabilità dei singoli”.


Le competenze della Provincia
L’art. 197 del D.Lgs. 152/06 assegna alla Provincia la funzione dei controlli sulla gestione su smaltimento, recupero e trasporto dei rifiuti e sulle emissioni in atmosfera. Tali controlli vengono eseguiti sulla base della programmazione dell’Ufficio e su richiesta delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria” . Dalla lettura del bilancio sociale della provincia di Caltanissetta abbiamo appreso che l’attività di controllo dell’aria, del suolo e dell’acqua, si svolge sulla base di una programmazione mensile basata su controlli di iniziativa dell’ente e controlli su richiesta delle Forze dell’Ordine, di Enti e di privati. Particolare rilievo hanno assunto i controlli ambientali effettuati su iniziativa del settore, congiuntamente alle Forze dell’Ordine e su richiesta dell’Autorità Giudiziaria. L’attività prevalente del settore è quella del controllo dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo attraverso la rete di monitoraggio della qualità dell’aria e l’effettuazione di verifiche, campionamenti ed ispezioni presso attività produttive e siti inquinati.


L’albero dei problemi


L’albero degli obiettivi






Le nostre proposte

A partire dall’analisi dei problemi abbiamo sviluppato le nostre proposte per migliorare la gestione dei rifiuti a tutti i livelli: quello della produzione, dello smaltimento e della raccolta dei rifiuti.
Ø Per realizzare il controllo della produzione dei rifiuti occorrerebbe innanzitutto applicare le norme esistenti ma anche prevedere nuove norme che, ad esempio:
a.     riducano allo stretto necessario la produzione di imballaggi
b.    premino le aziende che producono prodotti ed imballaggi biodegradabili e disincentivino la produzione di rifiuti pericolosi ed inquinanti
Ø Per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata che ci chiede l’Unione Europea occorrerebbe
a.     estendere a tutto il territorio nisseno i felici esperimenti di raccolta differenziata porta a porta realizzati a Sommatino e Delia.
b.    Prevedere degli incentivi per chi differenzia correttamente (bolletta più economica) e dei disincentivi (bolletta più cara) per chi invece differenzia troppo poco
Ø Per fronteggiare il terribile problema delle discariche abusive che pare connesso anche alla cronica carenza di personale, a nostro avviso si può procedere in due sensi:
a)    Coordinare tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.
b)   Richiedere l’intervento, la partecipazione e la collaborazione delle associazioni ambientaliste ma anche dei cittadini, ad esempio sul modello di decoro urbano potrebbe essere creato un portale per la segnalazione di tutte le violazioni delle norme in materia ambientale sul territorio provinciale.
Ø Infine riteniamo che sia indispensabile la sensibilizzazione di tutti i cittadini verso le tematiche ambientali. Per questo proponiamo:
a.     Progetti di sensibilizzazione ed informazione sulle tematiche ambientali fin dalle scuole elementari
b.    Campagne di comunicazione, anche attraverso i mass media, per la sensibilizzazione di tutti i cittadini.



Gabriele Lachina

Riccardo Mangione

Angelo Mammone 








Nessun commento:

Posta un commento